Schede audio cheap ma non scam
Raga, siccome spesso mi chiedono quali schede audio comprare per una postazione casalinga (di solito per studiare, o per registrarsi qualche take di voce) faccio direttamente che scriverlo, così linko l’articolo invece che raccontare ogni volta la rava e la fava.
Diciamo che questi sono consigli per una situazione easy, casalinga appunto.
Se invece volete fare “lo studio” (che ormai fa figo dire sono in studio, poi sono in camera col portatile della sorella, FL crackato, e le casse della Trust) non è l’articolo giusto per voi, ne parleremo un altro giorno magari.
Dunque, vi riporto qualche modello economico ma non schifido, quindi iniziate a eliminare le Focusrite Scarlett (si fanno cacare, mi dispiace urtare la vostra sensibilità, ma qualcuno doveva pur dirvelo).
Rimarrei su schede audio con connessione usb, perché non tutti hanno la thunderbolt, e onestamente per una 2 in 2 out se ne può anche fare a meno, nel senso che non avrete un ritardo percettibile, tutti i computer hanno una porta usb e se avete un Mac siete già abituati a comprare valigette di adattatori (me compreso)
Vi dico, per la mia esperienza, modelli con cui mi sono trovato bene, per qualità dei driver, volume di uscita della cuffia, e rapporto q/p, senza smenarci un rene.
Audient iD4 MKII
Costa poco, suona bene, ha una bella d.i. per basso e chitarra, 1 ingresso xlr con phantom per mic dinamici o a condensatore, e 1 ingresso di linea sempre sul connettore combo xlr (quindi se potete, per favore evitate di fare quelle porcate in cui collegate il microfono col cavo xlr-jack), una buona uscita cuffia, non fa smadonnare con i driver, e 2 peak meter abbastanza chiari.
Presonus Studio 24c
Costa poco, suona bene (l’ho già detto?), carina la sezione meter frontale, ha anche le porte midi, nel caso qualcuno usasse synth esterni, o altri strumenti con porte midi 5 pin, i preamp della serie XMAX sono belli, sempre morbidi e con abbastanza headroom.
Interessante anche il pot input/playback che consente un monitoraggio a latenza zero degli input nel caso in cui la vostra daw non ce la facesse.
Audient EVO 4
Il preambolo già lo conoscete. Bellina la funzione di autogain, nel caso siate poco pratici di gain staging, lasciate fare a lei che fate meno danni, si regola da sola l’input in base alla sorgente.
È abbastanza smart, solo che al tatto sembra ti si debba distruggere in mano da un momento all’altro, ma fortunatamente non è così, è ancora intatta.
Vi dico, queste 3 per me sono un buon acquisto cheap ma non scam.
Poi volendo ce ne sarebbe da dire, ho escluso le Behringer, perché sui modelli 2 in 2 out, su windows devi sclerare con gli asio4all, e vi assicuro che è scomodo, poi a me glitchava quando abbassavo il buffer, mentre altri utenti con le Umc con più ingressi sostengono di trovarsi egregiamente, quindi o son tutti scemi, o effettivamente hanno ragione, e hanno dei driver migliori, ma io non le ho provate e quindi non mi sento di parlarne.
Perché ho parlato così male della Focusrite?
Perché hanno un’uscita cuffia abbastanza bassa, e sia io, che altra gente con questa scheda, ci siamo ritrovati a mettere un’ amplificatore cuffia in cascata all’uscita cuffia della scheda, con conseguente rottura di balle di altri cavi in mezzo ai piedi sulla scrivania, alimentatori in più ecc, e anche cambiando cuffie (impedenze alte, impedenze basse) la solfa era sempre la medesima, quindi per me è no!
Detto questo, io vi saluto.
Cià!